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K10plusPPN: 
1805310011     Zitierlink
Titel: 
La voce delle ombre : presenze africane nell'arte dell'Italia settentrionale (XVI-XIX secolo) / curatori Carolina Orsini, Sara Rizzo, Luca Tosi ; testi di sala Anna Antonini, Theophilus Imani, Carolina Orsini, Sara Rizzo, Luca Tosi ; MUDEC
Beteiligt: 
Orsini, Carolina [Herausgeberin/-geber] info info ; Rizzo, Sara [Herausgeberin/-geber] info info ; Tosi, Luca, ca. 1980 [Herausgeberin/-geber] info info
MUDEC [VeranstalterIn]
Konferenz: 
Erschienen: 
Cinisello Balsamo : Silvana Editoriale, [2022]
Umfang: 
134 Seiten : Illustrationen, Karten, Diagramme ; 24 cm
Sprache(n): 
Italienisch
Anmerkung: 
Seite [6]: La Voce Delle Ombre. Presenze Africane Nell'Arte Dell'Italia Settentrionale (XVI-XIX Secolo), 13 maggio-18 settembre 2022. - Veranstalter und Verfasser von Seite [6] und Umschlag. - Literaturverzeichnis S. 126-134. - Autres auteurs : Silvio Leydi, Federica Morelli, Carolina Orsini, Sara Rizzo, Luca Tosi, Stefano Bruzzese, Carla Campanini, Claudia Cieri Via, Alessandra Di Gennaro, Stefano L'Occaso, Marco Pizzo
Archivierung/Langzeitarchivierung gewährleistet (Rechtsgrundlage FID). UB Heidelberg
ISBN: 
978-88-366-5170-2 (br : EUR 25.00); 88-366-5170-4
Sonstige Nummern: 
OCoLC: 1334646143     see Worldcat


Art und Inhalt: 
Sachgebiete: 
info N
Fachinformationsdienst(e): FID-KUNST-DE-16
Schlagwortfolge: 
Sonstige Schlagwörter: 
Inhaltliche
Zusammenfassung: 
Catalog of an exhibition held at the MUDEC, Milan, Italy May 13-September 18, 2022

"Il volume offre un primo contributo a un tema poco indagato della storia dell'Italia settentrionale : la presenza, fra Cinquecento e Ottocento, di persone orginarie del continente africano. La ricerca svolta su dipinti, sculture e opere a stampa fornisce una testimonianza diretta del loro ruolo nella società, della loro vita caratterizzata spesso da stenti e umiliazioni derivanti dalla schiavitù, ma a volte anche da percorsi di riscatto e perfino di successo personale. Il racconto si articola in sezioni dedicate alle diverse modalità di raffigurazione delle presenze africane - ora considderate per il loro ruolo storico o morale, ora per il loro valore mitico o leggendario, fra stereotipi e storie vere - e si chiude con i lavori di Theophilus Imani, ricercatore visivo italiano di origine ghanese, che attraverso i suoi dittici fotografici evidenzia il contrasto fra l'iconografia classica occidentale e la rappresentazione del corpo nero nella contemporaneità."


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